Per essere estremamente concreti proviamo a parlare di quello che meglio conosciamo: le nostre produzioni!
Del loro totale consideriamo per un attimo i soli prodotti finiti (escludendo i semilavorati intermedi) e dal nostro software gestionale leggiamo un po’ di numeri:
nell’anno 2019 Mapel Textile ha fatturato (e quindi precedentemente prodotto) 5.390.612 metri di nastri, corde, tracolle ed elastici, interamente costituiti da materiale vergine;
l’anno successivo, nonostante la crisi mondiale dettata dalla pandemia in corso (COVID-19), grazie alla preziosa Certificazione G.R.S. (Global Recycled Standard), le perdite sono state contenute, con articoli per complessivi 4.406.333 metri (di cui 698.090 metri, pari al 15,84%, di prodotto eleggibile a riciclato certificato, derivante dal recupero di bottiglie di PET);
nel 2021 c’è stata poi una lieve ripresa, con 5.292.708 metri totali di prodotti fatturati (di cui 1.105.742 metri, pari al 20,89%, su articoli riciclati), anche se il valore più rilevante è stato sicuramente l’incremento del 58,40%, dal 2020 al 2021, dei metri in prodotti eleggibili G.R.S.;
con il 2022 la nostra crescita è stata decisamente più sensibile, con valori superiori al periodo pre-pandemia e fatturato globale attestatosi, sui prodotti, per 5.853.968 metri (di cui 1.291.698 metri, pari al 22,07%, inerenti a filati eleggibili G.R.S.), con un ulteriore balzo in avanti, anno corrente su anno precedente, del 16,82% di articoli riciclati.
Se traduciamo questi numeri in valori ambientali, rapportandoci alle distinte base dei ns. prodotti, rileviamo che dal 2020 (anno in cui con la certificazione GRS abbiamo proposto materiali riciclati, la cui maggior quantità riguarda il recupero di bottiglie di PET), abbiamo ottenuto:
- una riduzione equivalente a circa 33 tonnellate di emissioni di CO2 nel 2020;
- una riduzione equivalente a circa 53 tonnellate di emissioni di CO2 nel 2021;
- una riduzione equivalente a circa 62 tonnellate di emissioni di CO2 nel 2022.
Sulla base del portafoglio ordini già acquisito le prospettive future sono estremamente incoraggianti e lasciano ipotizzare, per il 2023, un ulteriore incremento di prodotti riciclati stimato nel 16%, capace di ridurre emissioni di CO2 per equivalenti 72 tonnellate.
Ma speriamo di sbagliarci e di gran lunga in difetto, grazie alla sensibilità ambientale della nostra clientela, per far sì che la riduzione di emissione di CO2 sia ancora molto più consistente.
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